la mia fotografia in studio da
sempre. Credo che Bowens
dovrebbe addirittura brevet-
tare i Kelvin delle sue luci da
studio: per gamma dinamica
e colore crudi, sono imbattibi-
li: un po’ come il suono della
mia Gibson o quello di una
Fender Stratocaster. Inoltre
l’anno prossimo finalmente,
potrò attrezzare con 12 Luci
della Bowens, 100 mq del
mio FotoStudio, per questo
tipo di fotografia, con sfondi
mobili su più pareti tutto im-
prontato su un impianto bina-
rio aereo.
UN ANEDDOTO CHE TI È
CAPITATO CHE HAI VOGLIA
DI RACCONTARCI?
Uno ve lo rivelo: nel 1993, mi
ero sdraiato a terra per foto-
grafare il bacio di due sposi
affacciati ad un elicottero
che si sarebbe alzato di lì a
poco, il gilèt si è infilato negli
sci dell’elicottero! Ho per-
so un’ottica Hasselbald e ci
ho rimesso il setto nasale e
due costole per “slegarmi”,
cadendo di muso sul pad di
atterraggio da mezzo metro.
Grazie a Dio ho ruotato su
me stesso, perché il gilèt è
caduto solo quando l’elicot-
tero è schizzato via a quasi
15 mt di altezza… Da allora
niente Gilèt negli esterni,
ma un naso rimasto storto.
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