Foto-Notiziario Giugno 2015 - page 80

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condividere contenuti che riteniamo critici
nella nostra attività. Per capirci: benone
pubblicare le foto personali che ci diver-
te condividere; benone pubblicare le im-
magini del portfolio che desideriamo fare
girare. NO, invece, alla pubblicazione di
immagini che sono oggetto di una nostra
attività di vendita di diritti (ad esempio,
immagini da destinare allo stock) o lavori
comunque direttamente rivendibili.
Contemporaneamente, la cosa non va
“demonizzata”, assumendo compor-
tamenti che ci farebbero apparire - nel
social network - come dei sociopatici
paranoidi alienati, o degli autori che si
prendono spropositatamente sul serio.
Facebook non fa commercio dei contenuti
pubblicati. Non solo perché non si trat-
ta del loro business, ma anche perché...
non si tratta di merce facilmente ven-
dibile (come l’esperienza professionale
purtroppo insegna). Facebook “guada-
gna” da questi contenuti perché genera-
no interesse, e l’interesse porta accessi,
e gli accessi portano pubblicità e quindi
guadagno. Facebook non guadagna “ri-
vendendo” la nostra singola foto o video:
guadagna per l’effetto della massa critica
di contenuti che attraggono interesse.
Facciamo un esempio, per meglio com-
prendere.
Il gestore degli impianti di risa-
lita di una località sciistica non si cura del
singolo fiocco di neve, e non vuole riven-
derlo a qualcuno: gli serve la montagna
innevata, perché questo attirerà gli scia-
tori. Il motivo per cui quella concessione
di diritti viene richiesta è - semplificando
- che Facebook non vuole avere problemi
di alcun genere nell’uso di quei contenuti
per le sue finalità; ma le sue finalità reali
sono quelle di esistere e di essere inte-
ressante, e per essere interessante deve
“usare” i contenuti.
Le “leggende metropolitane” sulle immagini in Internet
D.: È VERO CHE FACEBOOK SI AP-
PROPRIA DI TUTTI I DIRITTI DELLE
IMMAGINI?
R.: In un certo senso è vero. Questa cosa
non deve essere nè sottovalutata, nè de-
monizzata. Trovi questa condizione con-
trattuale alla pagina:
legal/terms (o sue variabili); la sostanza è
inequivocabile:
“(...) l’utente fornisce a Fa-
cebook una licenza non esclusiva, trasferi-
bile, che può essere concessa come sotto-
licenza, libera da royalty e valida in tutto il
mondo, che consente l’utilizzo di qualsiasi
Contenuto IP pubblicato su Facebook o in
connessione con Facebook (Licenza IP).
La Licenza IP termina nel momento in cui
l’utente elimina i Contenuti IP presenti sul
suo account, ameno che tali contenuti non
siano stati condivisi con terzi e che questi
non li abbiano eliminati.”
Il termine “IP” in
questo caso è abbreviazione di Intellectual
Property; “IP content” significa: “contenuti
di proprietà intellettuale”, cioè di elementi
che sono oggetto di diritto d’autore.
La concessione data a Facebook in so-
stanza dice questo: “concedi a Facebook il
diritto di fare quello che crede con le foto, i
video e i testi che pubblicherai e finché re-
steranno pubblicati; la licenza è senza al-
cun limite di utilizzo o geografico, anche se
non in esclusiva, il che significa che anche
tu potrai continuare a farci quello che vuoi.
Facebook a sua volta può concedere questi
diritti a chiunque altro, pur se con i limiti
di diffusione che scegli alle impostazioni
di privacy. La licenza è concessa a Face-
book fintanto che i tuoi contenuti saranno
pubblicati, il che significa che rimuovendo
i contenuti la licenza cesserà nei confronti
di Facebook, il quale però non garantisce
che eventuali terzi a cui avesse ceduto i
diritti smettano di usare questi contenu-
ti”. È bene saperlo, con questo evitando di
D.: QUALCUNO HA UTILIZZATO - SUL
SUO PROFILO/PAGINA/GRUPPO - UNA
FOTOGRAFIA DI CUI IO SONO AUTORE,
RUBANDOMELA. COSA DEVO FARE?
R.: Verrebbe da dire: ma se con la licenza
concessa a Facebook do la facoltà di cede-
re a terzi i contenuti, chiunque mi prelevi
una foto ne ha diritto? No, non è così. A
Facebook viene dato il diritto di concedere
in sub-licenza, cioè che ci deve essere un
atto di concessione da FB ai soggetti terzi.
Questa cosa avviene, ad esempio, tramite
alcune applicazioni che “usano” i conte-
nuti di FB utilizzando le API (Application
Programming Interface) di Facebook. Ma
quando un tizio qualsiasi ruba un’imma-
gine dal profilo (o dal sito) altrui e la usa
per la sua pagina/profilo/gruppo di Fa-
cebook, NON ha ricevuto da FB nessuna
sublicenza: ha solo rubato un contenuto
IP che - a lui - nessuno ha concesso.
Per questo motivo, si dovrà:
a) Procurarsi prova dell’avvenuta lesione,
facendo non solo una copia in locale della
pagina dove viene usata l’immagine, ma
anche filmando la connessione alla pagina
in oggetto, a partire dalla ricerca in rete,
fino all’apertura delle pagine incriminate.
b) Segnalare a Facebook stesso la viola-
zione dei diritti; per fare questo: www.fa-
cebook.com/legal/copyright.php?howto_
report, dove si trovano alcune note e il link
per generare una segnalazione personale
di violazione del copyright.
c) Inviare una contestazione per racco-
mandata al soggetto stesso, chiedendogli
o di rimuovere i contenuti, o di attribuire le
foto all’autore anche con un link, o il pa-
gamento dei diritti, o una corresponsione
di denaro in beneficenza (per non lasciare
“impunita” la cosa, ma dimostrando di non
essere alla ricerca di soldi). Maggiori det-
tagli a
FACEBOOK SI APPROPRIA
DITUTTI I DIRITTI?
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