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DIETRO LA FOTO
L
e storie raccontate da Richard Booth, uno dei fotografi inglesi più quo-
tati in campo internazionale, sono improntate alla ricerca del movi-
mento. Come dimostrano i suoi scatti che documentano le paralimpiadi,
e in particolare alcuni ritratti della campionessa mondiale Rachel Morris
che illustriamo in queste pagine. Il lavoro di preparazione è minuzioso e il
set è studiato fin nei minimi particolari. La scelta di scattare in condizioni
di scarsa illuminazione deriva dalla necessità di registrare il mosso con
tempi di attesa lunghi, mentre il soggetto in primo piano viene impressio-
nato sul sensore grazie agli illuminatori. Una tecnica open flash che aiuta
il regista a dare senso all’azione anche in un’immagine fissa. La profondità
del movimento espressa dalla scia e la presenza del soggetto congelato
da un colpo di luce su uno sfondo in ombra rendono suggestivo il risultato.
Per l’immagine di Rachel Morris il fotografo inglese ha usato una fotoca-
mera Phase One con dorso digitale IQ250 e luci miste: tungsteno e flash. Il
set è stato allestito con illuminatori Profoto B3 ed Arri 800.
Tramonto inoltrato e pioggia hanno contribuito a rendere la scena più sug-
gestiva: l’effetto della strada bagnata e i riflessi di luce hanno reso un’at-
mosfera d’effetto. Nel primo scatto Booth ha immortalato l’atleta inglese
in sella alla sua speciale bicicletta, utilizzando
un tempo di ½ sec a f11, per riprendere il movi-
mento mettendo a fuoco il soggetto evidenziato
da un colpo di flash. Mentre nell’immagine che
ritrare la campionessa paralimpica in posa sta-
bile i tempi di esposizione sono stati portati a
1 secondo, con diaframma a f16 per cogliere il
movimento delle auto sullo sfondo.
Richard Booth conosce molto bene questa
tecnica e l’ha adottata nella maggior parte
degli scatti dedicati ai ritratti di 26 atleti ingle-
si paralimpici nel suo lavoro denominato Po-
wer and Movement. Le immagini prodotte dal
fotografo anglosassone sono ottenute preva-
lentemente in fase di scatto, successivamen-
te vengono elaborate con il software Capture
One Pro 8 per trasformarle in bianco e nero o
per lavorare sulla cromaticità.
