12
L’INCONTRO
I
ndagare il mistero della vita. Non è certo un’impresa da poco.
Ma questo appassiona Giuseppe Ripa che da parecchi anni cerca
spiegazioni con il suo bianco e nero intenso e rarefatto, che accoglie
mille variazioni. Iniziato con Anima mundi, il suo primo lavoro esposto
al Museo Diocesiano dove la natura dialoga con l’uomo e con i luoghi
della spirtiualità. Una indagine molto personale e profonda sul sacro.
“È un argomento che mi ha sempre interessato. Segna l’inizio del mio
percorso: l’indagine tra natura e cultura. Ma è stato il mio primo lavoro.
Ora sono un po’ più lontano. E mi sono anche cimentato con il colore.
Dopo lungo tempo di bianco e nero”, spiega
Ripa, che si occupa anche di investimenti
all’Unicredit ed è un grande viaggiatore. “Ho
fotografato rifiuti sulla spiaggia in Seaside. E
ora espongo ad Arte Fiera a Bologna Base/
Dibase un polittico (9 foto) di oggetti ritrovati”.
Una scelta coraggiosa. “Questa mia ricerca
racchiude minimalismo e denuncia. Con
il mio linguaggio: la fotografia. Ho preso