Foto-Notiziario Novembre 2015 - page 80

56
P
er scoprire quando nasce la fotografia
di matrimonio dobbiamo fare un piccolo
“back in the days” fino al 1840 e più precisa-
mente alle nozze della regina Vittoria con Al-
berto di Sassonia, esattamente un anno dopo
la scoperta del negativo fotografico da parte
di Henry Fox Talbot. È da allora che inizia a
delinearsi la figura del fotografo di matrimo-
nio, oggi più importante che mai.
A quei tempi i coniugi erano costretti a re-
carsi nello studio fotografico prima o dopo
il matrimonio per via dei limiti funzionali
degli ancora troppo rudimentali apparecchi
fotografici del tempo. Questo rito si evolve
velocemente negli anni successivi, durante i
quali inizia a diventare popolare l’idea della
fotografia come pratica necessaria a scan-
dire gli avvenimenti più importanti della vita
di un individuo: nascita, matrimonio, arruo-
lamento e così via.
La vera rivoluzione nella “wedding photo-
graphy” avviene nella prima metà del ‘900,
quando il progresso tecnologico consente
agli apparecchi fotografici di diventare ver-
satili. Con l’uso della pellicola e l’avvento dei
primordiali flash si può iniziare finalmente a
lavorare in esterno. Ecco che la fotografia di
matrimonio entra nel vivo della cerimonia, o
quasi. Il vecchio retaggio degli scatti di posa
influenza ancora l’attività del fotografo co-
stringendolo alla staticità delle composizioni
e alla scelta di raccontare i momenti più sim-
bolici dell’avvenimento. Siamo ancora lontani
dalla più contemporanea concezione del ser-
vizio di nozze visto come “story telling”.
Negli anni ‘50, con il boom dei matrimoni
post-seconda guerra mondiale, arriva anche
un’ondata di fotografi dilettanti che, grazie ai
nuovi apparecchi più compatti e dotati di flash,
tentano d’intrufolarsi nei matrimoni cercando
di offrire un servizio a coloro i quali non ave-
vano pensato d’ingaggiare un professionista.
Un altro importante punto di svolta si ha
negli anni ‘70; da questo momento il matri-
monio inizia a essere raccontato come una
vera e propria giornata: scatti dinamici, pose
spontanee, persino gli invitati si improvvisa-
no fotografi di scena. Da qui nasce il comune
stereotipo che il fotografo di matrimoni non
sia un vero professionista, venendo spesso
UN PASSO NELLA STORIA
confuso con un amico o un parente.
In seguito, con l’avvento della forma più
contemporanea della fotografia matrimo-
niale, tutto cambia. All’inizio degli anni ‘80
viene fondata in America la WPPI, ovvero la
“Wedding and Portraits Photographers In-
ternational”. Nasce così una generazione di
fotografi d’alto livello e specializzati che apre
le porte a una nuova era della “wedding pho-
tography”. Il prodotto più rilevante sfornato
da questa fucina di creativi del matrimonio
è il “wedding reportage”, ovvero l’arte di ri-
Sotto, il
reportage di
un matrimonio
giapponese in
Italia e, in
basso, le nozze di
JFK con Jacqueline
Bouvier nel 1953
1...,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79 81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,...92
Powered by FlippingBook