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UN PASSO NELLA STORIA
di Edoardo Sansonne
OBIETTIVO CRISTALLI
Una vita dedicata ai fiocchi di neve. Wilson Bentley, pioniere
assoluto della microfotografia, con una rudimentale attrezzatura
da lui costruita ne ha immortalati più di 5000 esemplari
“Scientific American” e “National Geographic”,
il museo mineralogico di Harvard acquista al-
cuni dei suoi scatti. Dona cinquecento sue fo-
tografie all’archivio dello Smithsonian perché
vengano preservate. Raggiunge l’apice della
carriera proprio nell’anno della sua mor-
te quando, nel 1931, pubblica il libro “Snow
Crystals”, contenente più di 2400 immagini di
cristalli di neve. Wilson “Snowflake” Bentley
fu un pioniere assoluto della microfotografia e
trascorse l’intera vita a progettare e sviluppare
apparecchi che consentissero d’immortalare
tutto ciò che l’occhio umano non vede.
F
ra tutte le collezioni, quella di Wilson
Bentley è sicuramente una delle più par-
ticolari al mondo. Mai sentito la frase “non
esistono due fiocchi di neve uguali”? Bentley
ha trascorso la vita tentando di sfatarla. La
sua personalissima collezione di fotografie di
fiocchi di neve conta più di 5000 esemplari,
naturalmente tutti differenti.
Wilson Bentley nasce nelle fredde terre del
Vermont nel lontano 1865, sviluppando sin da
piccolo un irrefrenabile interesse per i cristal-
li di neve, più comunemente chiamati fiocchi.
Per il suo quindicesimo compleanno la madre
gli regala un microscopio per poterli osservare
da vicino e riprodurre le loro molteplici forme
in disegno sul suo taccuino. Tuttavia risulta-
va difficile riuscire a trascrivere le complesse
forme dei cristalli prima che, inevitabilmente,
iniziassero a sciogliersi. Così a soli vent’anni
Bentley costruisce uno strumento microfoto-
grafico rudimentale, unendo il suo microsco-
pio a un primitivo apparecchio fotografico Bel-
lows. Il 15 gennaio 1885 Wilson Bentley scatta
la prima fotografia di un fiocco di neve della
storia. Per realizzare le sue foto, Bentley resta
ore ed ore esposto al gelido freddo del Ver-
mount, tentando di far posare delicatamente
i cristalli su una piuma. Una volta catturato il
fiocco lo posa con cautela sul vetrino del mi-
croscopio e scatta la foto. Il pericolo maggiore
è che il fiocco si sciolga prima che si riesca a
realizzare la foto; per avere più chance Bentley
posiziona l’attrezzatura all’esterno, in modo
che rimanga a temperatura ambiente e ral-
lenti lo scioglimento del cristallo, ogni secon-
do guadagnato diventa prezioso, considerati
i lunghi tempi di esposizione delle macchine
fotografiche del tempo.
Le sue opere cominciano a interessare sia il
mondo artistico che quello accademico-scien-
tifico: pubblica articoli su riviste del calibro di
Wilson “Snowflake”
Bentley mentre
scatta la foto di
un fiocco di neve