Foto-Notiziario Giugno 2015 - page 67

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C’
è chi la fotografia la fa. Ma c’è anche
chi la prende e la porta al pubblico. La
Fondazione Alinari è ormai più di quindici anni
che eccelle in questo importantissimo ruolo.
Perché l’arte non può essere fine a se stessa
e per sopravvivere ha bisogno di chi la ammiri
e la comprenda.
Tutto nasce nel 1998, quando i fratelli Alinari
costituiscono la “Fratelli Alinari. Fondazio-
ne per la storia della Fotografia”. Lo scopo
dell’organizzazione rimane lo stesso da allo-
ra: tutelare, promuovere e valorizzare tutto
ciò che fa riferimento all’ambito fotografico
e alla storia della fotografia. Ma esiste anche
un lugo fisico dove la fondazione persegue in
maniera ancor più diretta i suoi scopi, si chia-
ma MNAF. Il Museo Nazionale Alinari della
Fotografia, con sede a Firenze, è il fulcro di
attività museali, scientifiche, didattiche che
costituiscono l’approccio più diretto attraver-
so il quale la fondazione si mette in gioco per
valorizzare l’attività artistica e fotografica.
Un’altra sede fisica è anche quella dell’AIM,
Alinari Image Museum a Trieste, centro mu-
seale che offre innumerevoli esposizioni fo-
tografiche tutto l’anno.
Ma come si divide l’attività della Fondazione
Alinari? Prima di tutto si parla di eventi espo-
sitivi. L’organizzazione si prodiga nell’idea-
zione, organizzazione e realizzazione di un
programma espositivo amplissimo che ha per
dimora, oltre che i sopra citati MNAF e AIM,
moltissime sedi museali nazionali e interna-
zionali. Al giorno d’oggi la Fondazione vanta
oltre 200 mostre realizzate in appena un quin-
dicennio di attività.
Oltre all’attività espositiva si fa avanti sempre
più un aspetto di ricerca ed educazione cultu-
rale. Si fa infatti promotrice di seminari, incon-
tri, convegni, workshop di interesse sia storico
che contemporaneo, abbracciando l’impiego
di nuove tecnologie e metodi d’avanguardia in
campo audiovisivo. Parlando dell’ambito for-
mativo, la Fratelli Alinari sta anche lavorando
alla realizzazione di un centro per il restau-
ro fotgrafico, impegnato sia dal punto di vista
dell’intervento operativo sia didattico che for-
mativo. Tutto questo sarà possibile grazie a
una stretta collaborazione con l’Opificio delle
Pietre Dure di Firenze, potendo così contare
sul contributo di esperti mondiali nella salva-
guardia e consevazione del patrimonio cultu-
rale fotografico.
In fine l’aspetto divulgativo. La Fondazione
è infatti curatrice e promotrice di pubblica-
zioni editoriali e scientifiche riguardanti lo
studio e la storia della fotografia. E questo
chiude il cerchio.
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