Foto-Notiziario Maggio 2016 - page 28

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L
a maestosità non è dote di molti, anzi.
È un insieme raro di aggettivi piuttosto
impegnativi da conquistare. Non certo da
vocabolario quotidiano. Ecco la definzione
secondo la Treccani: “Maestóso è severo e
solenne insieme, tale da ispirare riverenza o
stupefatta ammirazione”. Gli alberi di Giorgio
Majno lo sono. La loro bellezza è eleganza e
storia. Sono il tempo che passa e la resistenza,
la stabilità e la vita che passa. In un luogo,
in un paese, in una comunità. “Io sto bene
lì sotto questi alberi bellissimi e imponenti.
Amo il silenzio, cui non siamo più abituati e
dove vado a cercarli lo ritrovo”. Uno studio
in un palazzo del ’400 nel centro di Milano
dove ci sono i lavori di anni di still life per
riviste di antiquariato, gioielli, arredamento
per le più importanti case editrici italiane da
Rcs a Mondadori, e le foto dei suoi alberi,
gigantesche presenze silenziose. Per loro,
Giorgio Majno ha approntato una caccia
al tesoro in Europa per fotografare queste
cattedrali verdi, insieme con la moglie Oddina
che collabora alla ricerca. “Ho fotografato i
gioielli con il banco ottico”, precisa mentre
sfoglia un libro di meravigliose opere di
L’INCONTRO
Platano di Curinga
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