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libero riprendendo sempre con la stessa
macchina fotografica e lo stesso obbiettivo.
Ho coinvolto in mio aiuto anche la famiglia
e con il passaparola, gli street casting e gli
amici ho realizzato circa 200 ritratti.
Tutto era iniziato per gioco fotografando
un’amica. Mi sono detto che a 10 mi sarei
fermato, poi ho pensato a 30 e così via fino
ad arrivare a 200. Durante la realizzazione
i cani, che dovevano sentirsi liberi e a loro
agio, vagavano in giro per lo studio. Un ri-
tratto durava dai 20 ai 40 minuti e anche di
più. Solo due cani non hanno voluto saperne
dei flash e… delle mie fotografie. Sicuramen-
te per me è stata un’esperienza fotografica
importante ma anche un’esperienza umana
di grande valore. Tra le varie persone che ho
ritratto con il proprio cane ho avuto l’onore di
avere un grande fo-
tografo come Gianni
Berengo Gardin che
ha apprezzato e cre-
duto in questo pro-
getto posando per
me e scrivendo una
delle
introduzioni
del libro.
Sotto da sinistra, il fotografo Gianni Berengo Gardin e
una bambina in posa con due cani per il libro fotografico
di Paolo Carlini “Cani Padroni”. In basso, lo studio del
fotografo. Nell’altra pagina, la copertina del suo libro
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