Foto-Notiziario Aprile 2016 - page 84

62
sti non si realizzano solo nei casi in cui
vengono posti in essere atti economici
in via meramente occasionale.”
E ancora:
“... si ritiene che - in linea generale -
possano costituire indici di svolgimento
di attività professionale l’offerta di
prestazioni di servizi fotografici in modo
ricorrente nel tempo, con l’utilizzo di
canali informativi, che presupponga-
no, per tempi e luoghi di esecuzione,
nonché per tipologie di servizi svolti,
l’esistenza di un’attività organizzata a
tal fine.”
Il documento completo è disponibile al
sito:
Lo strumento
Per mettere a disposizione della comu-
nità professionale uno strumento che
aiuti ad analizzare di caso in caso le si-
tuazioni, è stato pubblicato un minisito
-
- d
al quale:
a)
Chi inizia l’attività (il fotografo
esordiente) può fare un brevissimo
“test” on-line, anonimo, per valuta-
re se la sua attività fotografica sia
effettivamente da descrivere come
professionale, o meno.
Inoltre, può ricevere la documen-
tazione descrittiva di come aprire
concretamente una posizione profes-
sionale.
b)
Coloro i quali realmente non sono
tenuti ad aprire una posizione (autori
non professionisti) possono trovare
indicazioni concrete sulla reale am-
missibilità della loro posizione.
Nei casi di vera occasionalità, è una
soluzione corretta, onesta, trasparen-
te e percorribile.
Diventa scorretta quando ci si
“parcheggia” indefinitamente in una
Uno strumento di informazione e valutazione
tema controverso - Il parere dell’A-
genzia delle Entrate
Annoso e molto spinoso è il tema di
quale sia il confine di accettabilità della
descrizione come “prestazione occa-
sionale” per i lavori fotografici svolti da
chi non ha avviato una professione in
tal senso.
Per la nostra professione (come per
centinaia di altre) non esistono barriere
nell’esecuzione di prestazioni da parte
di chiunque. Per esplicito orientamento
del Parlamento Europeo, “limitazioni”
possono essere poste solo per pro-
teggere la comunità dei cittadini (ad
esempio, da possibili problemi di sa-
lute, sicurezza, eccetera), ma non per
difendere gli interessi di una categoria
di operatori.
Nel caso specifico della fotografia,
però, la capillarità con il quale si è
diffusa la fotografia ha creato quelle
distorsioni di mercato che tutti ben
conosciamo.
Il parere dell’Agenzia delle Entrate
Interrogata espressamente sul tema
con una nota istanza di consulenza
giuridica, l’Agenzia delle Entrate ha
espresso un parere utile, anche se
abbastanza generale.
Vi si afferma:
“...i requisiti, caratterizzanti le dispo-
sizioni in esame, di professionalità e
abitualità, sussistono ogni qualvolta un
soggetto ponga in essere con rego-
larità, sistematicità e ripetitività una
pluralità di atti economici coordinati e
finalizzati al conseguimento di uno sco-
po. In altri termini, i cennati presuppo-
condizione non più confacente.
Come un bambino che, cresciuto e di-
venuto un diciottenne di ottanta chili,
pretenda di restare nel suo passeggi-
no e - con quello -di essere portato a
spasso.
c)
I fotografi professionisti possono
trovare supporto documentativo, la
risposta dell’Agenzia delle Entrate,
e segnalare - in modo circostanziato
- quei casi ambigui che meritano di
essere approfonditi .
Chi dedica la sua vita alla professione
fotografica, si mette in gioco piena-
mente e, come è giusto e compren-
sibile, desidera che il suo impegno, il
suo lavoro e la sua correttezza siano
rispettati.
Chi, per esercitare professional-
mente, ha accettato le “regole del
gioco” previste dalla convivenza civile,
chiede semplicemente che le stesse
regole valgano per tutti.
Dal minisito occasionali.net qualsiasi
professionista può segnalare e chie-
dere che vengano chiarite posizioni
che ritiene essere non corrette.
OCCASIONALI VERI O FINTI:
SECONDA PUNTATA
1...,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83 85,86,87,88,89,90
Powered by FlippingBook