Vive nel paese dei confetti Stefano Colonna, a Sul-
mona, in Abruzzo, dove si respira aria di matrimo-
nio ovunque. Lo studio, attrezzato di sala posa, sala
trucco, esposizione, servizi è a casa sua: questo gli
permette di seguire la sua passione a tutte ore. E
fare anche il pronto intervento.
Aveva 13 anni, quando si divertiva a prendere di na-
scosto la reflex ai suoi fratelli e scendeva in strada
a fare foto. Pur non avendo cognizioni tecniche par-
ticolarmente approfondite, già scattava diapositive
e leggeva manuali e libri sulla fotografia. A scuola
rimase veramente impressionato la prima volta
che sviluppò una pellicola. Veder affiorare dal nul-
la un’immagine fu un’emozione che segnò la sua
passione per quest’arte.
“Ho sempre sognato di diventare fotografo, ma le
situazioni della vita e gli studi mi hanno portato
prima verso un’altra direzione, poi, la passione irrefrenabile, la
caparbietà, l’aiuto di mia moglie, hanno fatto in modo che il mio
sogno si avverasse.
QUANTO CONTANO LA COMPLICITÀ E L’INTESA CON GLI
SPOSI?
Direi che può considerarsi uno dei cardini della fotografia di ma-
trimonio. Creare un feeling giusto tra il fotografo e gli sposi è im-
portantissimo e le immagini ne sono certamente influenzate. La
complicità dipende dall’empatia che si trasmette nel rapporto tra
esseri umani e anche per questo prima di essere bravi fotografi
è necessario che si sviluppi una grande sensibilità verso gli altri.
Gli sposi devono accettare il loro fotografo come un essere umano
più sensibile, che li aiuterà a realizzare i loro sogni.
C’È UN FOTOGRAFO CHE HA ISPIRATO IL TUO MODO DI
VEDERE LE IMMAGINI?
Ho avuto modo di conoscere molti Master, con i quali c’è stata
occasione di imparare e sopratutto di condividere la passione per
questa professione: Vittorio Battellini, Sergio Cancelliere, Luigi
Rota, Flavio Bandiera, Yervant... La mia filosofia resta comunque
l’introspezione personale.
COME DESCRIVERESTI IL TUO STILE?
Personalmente cerco di essere sempre pronto allo scatto, di
essere meno invasivo possibile, di osservare tutto quello che
accade. Sono molto curioso, mi diverto e mi emoziono quan-
do vedo che gli sposi si lasciano andare. Cerco la spontaneità
STEFANO COLONNA
DAL PAESE DEI MATRIMONI
delle situazioni, la realta dei
momenti, la genuinità della
vita. Mi piace raccontare con
la bellezza delle immagini i
momenti e le emozioni di un
giorno irripetibile. Se poi ho
la possibilità, mi piace anche
aggiungere un look fashion
alle immagini.
COME SI COMPONE
IL PARCO MACCHINE
UTILIZZATO E QUAL’È
L’OTTICA CHE PREFERISCI?
Utilizzo fotocamere Sony
Alpha, in particolare Sony
Alpha 900 full frame, tutt’o-
ra affiancate dalla nuova
SLT Sony Alpha A77. Grazie
alla A77 ho scoperto un nuo-
vo modo di lavorare, spin-
gendomi anche sul video
grazie alla possibilità di ri-
presa FullHD con autofocus
continuo. Credo che farò un
pensiero anche per la nuova
nata RX1.
STEFANO COLONNA HA REALIZZATO IL SUO SOGNO, FARE IL FOTOGRAFO
DOPO UN LUNGO PERCORSO ALTROVE. E ORA SCATTA CERCANDO LA GENUINITÀ DELLA VITA!
focus on
di Osvaldo Esposito
L’obiettivo che prediligo è il
Sony 70/200 2.8, lo preferi-
sco in moltissime situazio-
ni ma se parliamo di ottica
preferita in assoluto, direi
sicuramente il Sony 24/70
f.2.8 Zeiss. Le soddisfazioni
che mi regala ogni volta sono
impagabili, per i colori ripro-
dotti, per la tridimensionalità
e l’incisione delle immagini.
LUCE ARTIFICIALE O
NATURALE?
Dipende dalle situazioni e dallo
stile che voglio realizzare per i
mei sposi. Normalmente uti-
lizzo luce naturale, ma talvolta
cerco di schiarire le ombre con
l’utilizzo di flash, pannelli ed
illuminatori, in modo creativo.
Il motivo è sicuramente quel-
lo di realizzare delle fotografie
leggibili ed interessanti anche
dal punto di vista dell’illumina-
zione, e per questo il flash uti-
lizzato in modo creativo mi da
molta soddisfazione. Mi piace
anche alternare situazioni mi-
ste.
POCA POSTPRODUZIONE
VUOL DIRE ESSERE CERTI
DI SCATTARE CON LA
MASSIMA QUALITÀ. QUALI
ACCORGIMENTI USI PER
OTTENERE SUBITO UN
BUON RISULTATO?
La postproduzione delle mie
immagini si limita essenzial-
mente a migliorarle. Essen-
zialmente per me l’immagine
nasce dalla mente e trasferita
alla fotocamera. Gli accorgi-
menti che utilizzo sono sicura-
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