Foto-Notiziario Maggio 2016 - page 71

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invece possibile inviare l’immagine a tutti
gli amici per evitare inutili doppioni di
contenuti in tutti i telefoni dei presenti.
I file che si desidera condividere vengono
inviati solo sulle app degli amici, evitando
così condivisioni sui social network che non
a tutti possono essere gradite. Moments si
occupa anche di raggruppare diverse foto
che sembrano raffigurare la stessa persona.
La differenza con gli Stati Uniti è una sola:
l’app non utilizza il riconoscimento facciale,
non permesso in UE, ma un sistema che
riesce a riconoscere gli oggetti e le etichette
che sono state assegnate dall’utente. Un
tema di privacy molto caro all’Europa,
ma che comunque ha regalato qualche
problema legale all’app anche in America,
dove, infatti, è stata accusata di violazione
della privacy. In Europa per il momento non
sembrano esserci ulteriori intoppi.
Il funzionamento dell’app è molto intuitivo
e non ha bisogno di grandi spiegazioni. Può
essere utile a un fotografo? Probabilmente
sì, se pensate a un matrimonio o a un
evento privato, quando non c’è la volontà
di condividere le foto pubblicamente e può
essere una buona idea mantenere viva
l’attenzione dei presenti condividendo in
diretta le immagini con loro.
Per saperne di più:
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