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di Edoardo Sansonne
TUGGENER E L’EQUILIBRIO
DEGLI OPPOSTI
Attraverso i suoi scatti Jakob Tuggener ha raccontato
con maestria la classe operaia e la mondanità
dell’alta società svizzera della metà del secolo scorso
I
l suo contributo nel campo della fotografia
industriale è universalmente apprezzato e ri-
conosciuto. Tuggener è un funambolo alla co-
stante quanto naturale ricerca di un equilibrio,
un punto di vista saldo in grado di raccontare
le grandi fazioni che dividono la Svizzera della
metà del secolo scorso: la spumeggiante alta
società e la fuligginosa classe operaia. Questo
suo intrigante aspetto è portato alla luce nella
personale a lui dedicata al MAST di Bologna,
eccovene un piccolo assaggio.
Tuggener è considerato uno dei dieci maggio-
ri fotografi d’industria mai esistiti, un titolo
più che meritato. Lo sguardo che rivolge al
mondo della fabbrica è fatto di delicatezza e
complicità, dipingendone un affresco dai forti
contrasti di nero carbone e metallo scintil-
lante. Si avvicina ai suoi soggetti più di quanto
chiunque nel suo campo abbia mai fatto, la-
sciando nel cassetto il tipico spirito di critica
sociale che troppo spesso tinge le istantanee
di queste realtà lavorative.
Nel ‘43 riesce finalmente a pubblicare per la
prima volta una delle sue raccolte fotografi-
che. Il libro, oggi diventato una hit dell’editoria
fotografica, si intitola “Fabrik” e raccoglie le
migliori istantanee realizzate nelle industrie
svizzere dal 1933 al 1953. Tuggener fotografa
con il costante obiettivo di realizzare libri foto-
grafici; a causa di ciò tutte le stampe originali
che si possono ammirare nell’esposizione bo-
lognese sono di piccola dimensione o formate
da due fogli accostati, al fine di comporre una
doppia pagina di libro. Tuttavia “Fabrik” non
risulta essere un immediato successo com-
merciale e rimane l’unica pubblicazione vera
Due immagini
tratte dal
libro di
Jakob Tuggener
“Fabrik”: la
mano di un
operaio e, qui
sotto, l’ufficio
fonderia
UN PASSO NELLA STORIA
