Foto-Notiziario Ottobre 2014 - page 34

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Come sono nati i Good Fellas?
Ho conosciuto altri appassionati come me e
abbiamo deciso di provare a darci una struttu-
ra. Prima eravamo in tre, io, Raffaele e Giovan-
na. Ora siamo più di venti in tutta Italia. Siamo
cresciuti e ora siamo abbastanza conosciuti su
Instagram.
Che lavoro facevi prima di In-
stagram?
Io nasco art director, vengo dalla pubblicità e
sono sempre stato una persona creativa. La
mobile photography è riuscita a darmi la pos-
sibilità di dire qualcosa. Il “trucco” è quello di
puntare sulla qualità, non importa che Insta-
gram non abbia una platea di professionisti,
non è quello il punto. Io ho 40.000 persone che
mi seguono, ma c’è chi ne ha centinaia di mi-
gliaia e addirittura milioni, ognuno ha il proprio
pubblico. Bisogna, per prima cosa, capire cosa
si vuole comunicare.
Come hai iniziato a lavorare
con Instagram?
A un utente inesperto potrebbe sembrare una
cosa molto difficile e forse nemmeno un vero
lavoro. Instagram ha 200 milioni di iscritti, fac-
ciamo in fretta a capire che cosa ti può offrire.
Ovviamente non ci si deve fossilizzare sui nu-
meri, è vero che le aziende spesso parlano solo
di numeri, ma il punto non è quello. Bisogna
puntare solo sulla qualità. Io con i miei 40.000
follower posso offrire una vetrina. I Good Fellas
offrono 100.000 follower in team, è chiaro che
un’azienda che sbarca su Instagram può essere
interessata a lavorare con noi.
Chi sono i tuoi clienti?
Principalmente lavoriamo con brand della
moda oppure con importanti eventi, sempre
della moda come per esempio Pitti, Fashion’s
night out, Fashion Week. Ma stiamo puntando
anche molto sul turismo.
Lavori sempre con gli
smarthphone o anche con le
nuove macchine mirrorless?
Ho iniziato con il telefono, ma sono arrivato alle
mirrorless, prima con la Samsung Galaxy e ora
con la NX. Come smartphone sto usando un
telefono Samsung S5, ha una buona maneg-
gevolezza e un grande display da 5,1 pollici. La
qualità è ottima e ha anche una buona velocità
di messa a fuoco. Quello che mi ha conquista-
to è stata la possibilità di cambiare la messa a
fuoco dopo aver scattato e il tutto con un sem-
plice touch sul display. Divertente, proprio un
bel giocattolino!
Ci sono molte immagini in
bianco e nero sul tuo profilo,
come mai questa scelta?
Il bianco e nero serve a sintetizzare la scena,
il colore o racconta qualcosa o distrae. Se devi
fare delle foto di moda ovviamente il colore
spesso è necessario, ma gestire il colore con
gli smartphone è un po’ più complicato ri-
spetto a una reflex, bisogna saperlo fare bene
quindi il bianco e nero a volte aiuta, soprattut-
to quando si ha poco tempo a disposizione. Poi
ovviamente può anche semplicemente essere
una scelta stilistica.
Come si fa a conquistare così
tanti follower?
Ci sono tanti meccanismi su Instagram, teorica-
mente dovrebbe bastare fare delle belle foto, ma
in realtà bisogna anche rispondere ai commenti e
interagire con le persone. Talvolta la non risposta
ai commenti viene presa male dai follower, ma
è un lavoro anche quello di rispondere ai com-
menti che spesso
sono davvero tanti e
porta via un sacco di
tempo. Per un foto-
grafo professionista
è un impegno, quindi
è chiaro che diventa
una cosa difficile da
seguire. È impor-
tante però capire
che funziona proprio
così, senza intera-
zione difficilmente
ci sarà una grande
crescita del profilo,
a meno che uno non
sia già famoso.
Per saperne di più:
instagram.com/te-
nebrogg
oppure
@
tenebrogg
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