46
Sul web abbondano riprese video pa-
noramiche realizzate dall’alto o par-
tite di calcio ed eventi pubblici; tutto
bellissimo, spettacolare, ma è bene
sapere che la maggior parte di que-
ste riprese sono fuorilegge. Da qual-
che anno la tecnologia tiene un passo
decisamente più veloce delle norma-
tive applicabili ed il caso dei droni ne
è un esempio.
Il volo radiocomandato è sottoposto
ad alcune regole che discernono l’at-
tività ludica da quella professionale.
Ad esempio, il volo su aree pubbliche
è soggetto a normative regolamenta-
te attualmente dall’Enac, tanto che i
soggetti abilitati devono essere in pos-
sesso di un’autorizzazione. La tutela
dei cittadini e quella dei professionisti
abilitati è ancora in fase evolutiva. Il
regolamento Enac sui sistemi aero-
mobili a pilotaggio remoto, identificati
dalla sigla SAPR, in vigore dal mese
di aprile 2014, è stato aggiornato il 17
luglio di quest’anno. Va specificato che
gli aeromodelli non sono considerati
aeromobili e possono essere utilizzati
esclusivamente per impiego ricrea-
zionale o sportivo, ma vi sono delle
regole da rispettare.
Antonio D’Argenio, amministratore
della Panoptes, società siciliana de-
dita alla mappatura geomatica ed
alla videosorveglianza industriale
tramite droni è anche il vicepresi-
dente di Assorpas,
.
it, associazione che riunisce gli ope-
ratori professionali dei modelli light
RPAS, piccoli velivoli a pilotaggio re-
moto. “Assorpas è un associazione
di filiera che unisce tutti gli attori del
settore dei piccoli droni – sottolinea
D’Argenio - Si tratta di un settore ad
alto tasso di innovazione, destinato a
un rapido sviluppo, la cui crescita è
strettamente collegata all’esistenza
di norme chiare ed equilibrate. I droni
infatti sono oggetto di una forte atten-
zione mediatica che ne esalta qualità
e potenzialità ma che trascura quasi
sempre di evidenziare aspetti cruciali
quali la professionalità e la sicurezza
legati al loro impiego. Lamancanza di
un’informazione corretta e completa
può indurre i committenti ad affidarsi
a persone che spesso non risultano
in regola con la normativa Enac.”
Solo per i voli indoor non c’è regola-
mento, fermo restando che è tassati-
vamente vietato volare su assembra-
menti di persone; i droni pesano da 8 a
15 chilogrammi e per questo risultano
pericolosissimi se messi in mani ine-
sperte. Diverso il discorso legato alle
riprese in esterni.
La legge prevede delle responsabilità
significative anche per i committenti
di lavori effettuati con i droni, i quali
devono affidarsi ad aziende ricono-
sciute, per salvaguardare la sicurezza
sia delle persone che del territorio. Le
sanzioni in alcuni casi sono pesanti: si
incorre nella violazione del codice di
navigazione aerea, in quanto i droni,
anche se di piccole dimensioni, sono
classificati come aeromobili a tutti gli
effetti, e nel reato di attentato all’inco-
lumità pubblica, oltre che nella viola-
zione della legge sulla privacy; inoltre
chi non è autorizzato non può stipula-
re polizze assicurative ed al momento
la polizia è obbligata ad intervenire
in caso di violazione del regolamento
Enac, sanzionando chi utilizza droni
senza autorizzazione.
Dal mese di luglio è stato introdot-
to un nuovo regolamento che porta
qualche novità significativa, ne ab-
biamo parlato con Carlo Intotaro,
componente del consiglio direttivo di
Assorpas, nonché titolare della so-
cietà di servizi Droinwork.
Le variazioni più importanti riguarda-
no anzitutto la possibilità di volare nei
cosiddetti CTR, Controlled Traffic Re-
gion, spazi aerei controllati per i quali
erano necessari permessi specifici
con la vecchia normativa. Questa scel-
ta amplia le possibilità operative ed
offre maggiori opportunità a chi offre
servizi di rilevamento e monitoraggio.
Un altro aspetto importante sono
le distanze che adesso offrono un
margine operativo più ampio: siamo
passati da 70 a 150 metri in altezza e
da 200 a 500 metri di raggio, sempre
che il velivolo sia visibile e comanda-
bile a vista.
Riguardo alle procedure di riconosci-
mento per diventare piloti la visitame-
dica è diventata più snella e meno im-
pegnativa. Si richiedono solo dei test
psicoattitudinali, analisi del sangue ed
esame della vista.
Snellite inoltre le procedure di rico-
noscimento dei droni, che comunque
devono sempre essere sottoposti ad
attività sperimentale, dietro presen-
tazione della manualistica e della do-
manda di iscrizione, ma i tempi sono
stati ridotti notevolmente. Con il nuo-
vo regolamento la procedura va fatta
online, su un apposito portale Enac ed
il riconosciemnto del mezzo radioco-
mandato avviene nell’arco di 48 ore.
Infine, a tutela dei professionisti rego-
larmente accreditati l’articolo 35, ri-
guardante la regolamentazione per gli
aereomodellisti, al punto 6 riporta te-
stualmente: “Su un aeromodello uti-
lizzato in un luogo aperto al pubblico
non possono essere istallati dispositivi
o strumenti che ne configurino l’uso in
operazioni specializzate”. Un articolo
che tende a contrastare l’abusivismo
vietando espressamente le riprese
aeree senza autorizzazione.
Un tema caro ad Assorpas che in
qualità di associazione di categoria
punta sulla qualificazione e sulla
sensibilizzazione.
IL NUOVO REGOLAMENTO ENAC.
UNA QUESTIONE DI SICUREZZA E PRIVACY
Le problematiche legate ai droni in volo sulle nostre teste sono davvero tante: questi apparecchi si prestano
ad azioni illecite che per il bene della collettività vanno monitorate e controllate dall’Enac