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di Osvaldo Esposito
IMMAGINI
DAL CIELO
L’avvento dei droni ha reso possibile
l’evoluzione della fotografia dall’alto,
una specialità con una propria normativa e
una fiera ufficiale a Milano: Dronitaly
L
a fotografia ha un nuovo strumento d’approccio utile a formare com-
petenze e professionalità: i droni rappresentano uno dei settori più in
vista degli ultimi mesi. Effettuare riprese dall’alto, utilizzando droni radio-
comandati sembra sia una tendenza diffusa, ma soprattutto apre nuove
prospettive di lavoro.
Il successo di questo settore apparentemente lon-
tano dalla fotografia classica, è conclamato dalla fiera settoriale Dro-
nitaly di fine settembre a Milano.
In esposizione i sistemi a pilotaggio
remoto aerei, acquatici e terrestri, software di controllo deimezzi ed ela-
borazione di dati e immagini, operatori e società di gestione servizi, scuole
di volo, enti di controllo, istituzioni ed istituti di ricerca. Un appuntamento
immancabile per fare il punto sulla situazione attuale, con una normativa
ancora in fase di lancio. Oltre venti convegni e appuntamenti a Milano, per
Dronitaly 2015, con una varietà di argomenti legati a tutte le maggiori ap-
plicazioni professionali dei droni. Il focus si concentra sull’agricoltura. La
coltivazione di vigneti e terreni trae indubbi vantaggi dall’introduzione dei
droni: il prestigioso MIT di Boston li ha inseriti tra le applicazioni rivoluzio-
narie in agricoltura e nella riflessione sulla produzione del cibo nel Terzo
millennio al centro dell’Expo 2015.
Il 25 ed il 26 settembre, il Centro Congressi Atahotel Expo Fiera di Pero, a
Milano si incontrano tutti i protagonisti della filiera dei sistemi a pilotaggio
remoto professionali. Con 2.300 visitatori, 50 espositori, 23 convegni, la
prima edizione di Dronitaly ha consolidato l’interesse dei professionisti ed
anche quest’anno la fiera è arricchita da un programma convegnistico di
alto livello. Presenti i brand più noti del settore, a partire dall’italiana Ital-
dron, gold sponsor dell’evento.
Dronitaly 2015 sarà l’occasione per cogliere i trend e le evoluzioni che
si stanno prospettando all’orizzonte e avere una visione del settore che
nessun altro evento può offrire.
Ma i droni si rivelano incredibilmente flessibili per la fotografia e le riprese
aeree. Si dice spesso che per ottenere dei cam-
biamenti a volte basta scegliere una prospettiva
diversa. In fotografia questo assioma corrispon-
de a verità assoluta: zoomare su un soggetto
o allargare il campo visivo per ottenere un’in-
quadratura panoramica sono operazioni basi-
lari e servono a fare la differenza tra gli scatti.
Il fotografo dovrà decidere, secondo le esigenze
comunicative, se sarà il caso di usare un gran-
dangolo, un tele o una focale intermedia, ma da
qualche anno, con la miniaturizzazione delle
apparecchiature digitali, abbiamo comincia-
to a osservare il mondo da prospettive inedite.
Le immagini sportive riprese con le cosiddette
wearable camera, ovvero le fotocamere indos-
sabili, hanno aperto un canale nuovo, un modo
di vedere inconsueto, un vero e proprio tuffo
nell’azione. Inquadrature supergrandangolari e
soggetto in primo piano per chi usa le fotoca-
mere indossabili, posizionate in punti strategici,
ci hanno abituato a vedere l’azione dal punto di
vista di chi la vive.
Questa miniaturizzazione ha comportato l’e-
voluzione di un’altra specialità: la foto dall’al-
to. Qualcuno un po’ più audace, qualche anno
fa, cominciò a fotografare i paesaggi salendo
a bordo di un elicottero, come il francese Yann
Arthus-Bertrand, capostipite di questo genere,
autore di innumerevoli pubblicazioni contenenti
