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straordinarie immagini paesaggistiche. Ma non
tutti possono permettersi di noleggiare un eli-
cottero per scattare dall’alto. Oggi la tecnologia
ha reso la strada meno impervia e tralasciando
strumenti più o meno statici come jibe, giraffe,
dolly, crane, cavalletti telescopici, sempre utilis-
simi, ma meno flessibili, è arrivato il momento
dei droni. Questi sofisticati aereomobili radio-
comandati hanno sostituito le riprese dall’eli-
cottero, economicamente ben più impegnative,
facilitando enormemente la ricerca di nuovi
punti di vista. Grazie a sistemi di guida sempli-
ficati e strutture composte da 6/8 rotori, per gli
operatori foto video si sono aperti nuovi canali
professionali.
Riguardo alla dotazione fotografica vi sono i mo-
delli base che includono macchine già montate
sul drone, mentre la maggior parte dei model-
li disponibili sul mercato offre la possibilità di
montare una GoPro o similare. Più professionali
invece i sistemi che permettono di gestire una
reflex o macchine speciali come la Red Epic
Dragon, molto usata in cinematografia. Per l’u-
so professionale esiste una normativa Enac che
regolamenta l’attività svolta con macchine dalla
massa non superiore a 25 kg al decollo, oppure
inferiore a 150 kg.
Oggi si stima che vi siano oltre 6.000 operatori
che utilizzano questi mezzi, ma le aziende ri-
conosciute dall’Enac sono solo 376, un 5% che
rende necessario un maggior controllo sui reali
professionisti presenti sul territorio.
Il mondo dei droni ha anche un suo evento fie-
ristico già ben radicato, DronItaly, in programma
a fine settembre, dove confluiscono tutte le no-
vità di questo mercato emergente che coinvolge
sempre più il settore fotografico. L’operatore
dell’imaging infatti si trova sempre più spesso a
dover affrontare le riprese aeree, per l’industria,
per la paesaggistica, per lo sport e così via. Ma
la legge prevede un’autorizzazione rilasciata
dall’Enac proprio per stabilire delle linee gui-
da a tutela dei professionisti. Tutto sommato si
aprono nuove strade: il pilotaggio dei droni non
si limita solo alle riprese fotografiche; l’industria
e la ricerca richiedono sempre più spesso voli
ispettivi per il monitoraggio del territorio con
sensori di vario genere, come ad esempio le
camere termografiche per rilevare differenze di
temperatura.
Alcune caratteristiche dei droni professionali
sono comuni a tutti i costruttori e rispecchiano
in linea di massima le richieste dell’Enac.
Si tratta di dettagli come ad esempio i dati di
telemetria in tempo reale, visibili sullo schermo
durante il volo, che comprendono la modalità
di volo, la quota, la velocità rispetto al terreno,
DRONESTAGRAM,
LE FOTO DALL’ALTO
DIVENTANO SOCIAL
Il successo e la diffusione dei sistemi
di ripresa dall’alto hanno fatto nascere
anche un canale social riservato alle
immagini scattate con l’ausilio dei droni
radiocomandati: Dronestagram. La
community, nata in Francia, conta già
migliaia di iscritti da tutto il mondo che
condividono scatti e clip video in stile
Instagram, commentabili dagli altri
utenti. Le immagini raccolgono i like
dei navigatori ed acquisiscono visibilità
proprio come accade con le piattaforme
social. Quest’anno si è concluso anche il
primo contest internazionale, supportato
e promosso da National Geographic.
Oltre 5.000 le immagini in concorso che
hanno visto primeggiare il brasiliano
Ricardo Matiello con una suggestiva foto
panoramica della città di Maringà, vista
dalla guglia della cattedrale, avvolta da
una nuvola.
la distanza dal punto di partenza, lo stato del-
la fotocamera, le coordinate GPS, il numero dei
satelliti GPS disponibili e lo stato della batteria
del velivolo. La maggior parte dei sistemi inclu-
de funzionalità avanzate di sicurezza e controllo,
come la modalità Home, che riporta in automa-
tico il velivolo al punto di partenza, o la modalità
Follow, che tiene il drone al “guinzaglio” del pi-
lota, ovvero ad una distanza costante prestabili-
ta. Ma diamo un’occhiata ad alcuni dei modelli
disponibili sul mercato.