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Premesso che il sorvolo di as-
sembramenti di persone è in
ogni caso proibito, con il nuovo
regolamento si aprono nuove
opportunità per effettuare voli
in zone urbane.
In questi casi il drone deve pos-
sedere un terminatore di volo
indipendente dal funzionamento
elettronico collegato alla mac-
china, in grado di far finire le
operazioni all’interno dell’area
interessata in piena sicurezza.
In alternativa si può collegare il
drone con un cavo di sicurezza.
Per volare in aree urbane il dro-
ne dev’essere equipaggiato con
un software conforme agli stan-
dard aeronautici EUROCAE ED-
12 livello D, oppure con ana-
loghe soluzioni tecniche che
assicurino identici standard di
affidabilità.
Altrimenti è possibile sorvo-
lare l’area con un drone sotto
ai 2 chilogrammi di peso che
sia stato dichiarato inoffensivo
secondo gli standard ENAC.
Mentre i droni con un peso in-
feriore ai 300 grammi che non
abbiano velocità superiore ai
60 chilometri orari non neces-
sitano di un pilota in possesso
dell’attestato e possono vola-
re liberamente anche in zone
urbane, a patto ovviamente di
evitare gli assembramenti di
persone.
IL PESO CHE FA LA DIFFERENZA
MICRO DRONE 3.0
Non è ancora in commercio, ma ha già raccolto fondi a suffi-
cienza per far partire la produzione. Si tratta del drone più pic-
colo del mondo che sulla piattaforma di raccolta fondi Indiegogo
sta letteralemente prendendo il volo. Sviluppato in Inghilterra il
Micro Drone 3.0 rischia di rivoluzionare il settore delle riprese
aeree. Si tratta di un quadricottero con gimbal integrato com-
pletamente personalizzabile grazie alla stampa 3D. Promette di
volare anche in caso di vento forte. La videocamera riprende in
720p a 30 fps, e trasmette i video allo smartphone in tempo
reale, rendendolo un controller di volo. Il peso del micro drone è
di appena 20 grammi, ininfluente dunque per eventuali proble-
matiche legate alla sicurezza. Al momento si prevede un costo
sul mercato non superiore ai 150 euro.
al pilota di stabilire
quanto deve essere
aggressivo lo stile di
volo. Si può passa-
re dalla tartaruga
(lento) alla lepre (ve-
loce), potendo così
variare la velocità in
tempo reale, sia che
si debba rallentare
per fare delle riprese
in modo stabile op-
pure che si desideri
il volo veloce per
spostarsi in un’altra
posizione.
Il modello Tornado
H920
è un esacot-
tero indicato per i
professionisti ed è
compatibile con la
fotocamera Pana-
sonic GH4. Facile da
trasportare grazie ai
bracci pieghevoli e al
peso molto ridotto,
si può utilizzare
con la fotocamera
in dotazione dotata
di un grandangolo
con visuale da 54.8°
, oppure, montando
sullo speciale brac-
cio a tre assi, con la
GH4 dotata di obiet-
tivo Olympus 12 mm.
Il Tornado H920 può
volare fino a 1.000
metri dal suolo, con
un’autonomia di 30
minuti ed ha una
capacità di carico
totale di 6 kg.