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rmai ci siamo abituati anzi, ne siamo quasi
dipendenti. Le sempre più frequenti e mas-
siccie incursioni della tecnologia nel mondo
della fotografia ci stupiscono sempre più, cre-
ando in noi amanti dello scatto uno strano sen-
so di assuefazione e necessità. Dal digitale ad
oggi i circuiti nelle nostre reflex si sono ramifi-
cati come l’edera a sorreggere le colonne di una
villa antica. Anime di silicio e oro che manten-
gono in vita una meccanica ormai centenaria,
quella del click. A volte invece capita il contrario,
quando la vecchia scuola arriva a cambiare le
regole emette tutti seduti e zitti al proprio posto.
Qualche giorno fa è stato presentato a Londra
il nuovissimo smart phone Huawei P9, perché
noi eravamo li? Huawei ha aperto un nuovo ca-
pitolo della smart photography e l’ha fatto con
un partner di tutto rispetto, stiamo parlando di
Leica. Storia e futuro, insieme.
La guerra telefonica oggi più che mai si com-
batte in campo fotografico, un conflitto fra titani
che ci lascia a bocca aperta anno dopo anno, te-
lefono dopo telefono. Huawei ha fatto una mos-
sa fondamentale: correndo verso il futuro si è ri-
cordata di guardare indietro. Come due raffinati
diamanti, incastonati nella scocca di metallo del
P9, brillano due obbiettivi co-engenered with
Leica, fa la differenza? Sì. Il CEO Consumer
Group di Huawei Richard Yu ha parlato di
un primo risultato di una lunga collabo-
razione fra le due case, con l’obiettivo di
portare l’esperienza della fotografia pro-
fessionale sui nostri smartphone a un livello
