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vigiano raccontati nel girovagare tra le colline
e le pianure natie, compaiono come d’incanto.
Una quinta, un chiaro-scuro, la ricerca dell’og-
getto-soggetto cullano il sogno. Esaltando i
bianchi, espressione del calore sviluppato dalla
sintesi clorofilliana e i neri, resi profondissimi
dall’assenza di calore, il paesaggio si trasfigura.
Le nuvole, nelle giornate primaverili soleggiate,
donano la sensazione di “tormento” nel pas-
saggio tra la terra e il cielo, sublime sintesi del
percorso della vita”. Tralasciando la vena poe-
tica, si tratta di riprese fatte oltre la luce visibile
(nulla a che vedere con i “pastrocchi” fatti con
i sofware), si potrebbe dire per semplificare la
comprensione “riprese del calore emanato dai
corpi oggetto-soggetto”, anche se tecnicamen-
te la definizione è diversa.
Non solo infrarossi ma anche
PROVATA PER VOI