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di guadagno di circa 900 euro per ogni lavoratri-
ce (il reddito annuale medio della Costa d’Avorio
è di circa 2500 euro )”. I saponi si chiamano Olga
Z per rendere onore a Olga Zaini che ha guidato
la fabbrica del cioccolato milanese dal 1938 al
1950. Una delle pochissime imprenditrici italia-
ne all’epoca. Così lo ha deciso Solange N’Gues-
san, che vuole raggiungere il 20% del mercato
ivoriano nei prossimi 5 anni. E Zaini intende so-
stenerla per raggiungere l’obiettivo. L’azienda
ha deciso anche di far raccontare il progetto a
Francesco Zizola, che ha scelto di scattare una
galleria di ritratti di alcune donne del cacao, ab-
binando a ciascuna un elemento naturale della
coltura del cacao. Le Nuove donne del cacao sa-
ranno in mostra nel 2016.
LA PRODUZIONE ARTIGIANALE
La produzione artigianale del sapone par-
te con la raccolta dei gusci essicati delle
cabosse, i frutti del cacao, che vengono
fatti bruciare. Il risultato della combustio-
ne è raccolto in contenitori di legno dove
viene battuto fino a ottenere polvere di
potassio. Questo ingrediente, mescolato
dall’olio di palma ottenuto dalla spremi-
tura dei frutti denocciolati, cotti, pressati
e filtrati, e a palmisto, panetti semisolidi
ottenuti con semi di palma essicati, ma-
cinati e pressati in diverse fasi, sia a caldo
che a freddo, forma la pasta di sapone che
viene modellata e messa a solidificare in
apposite griglie di legno. A questo punto i
saponi vengono confezionati e sono pronti
per essere venduti.
FRANCESCO ZIZOLA
(Roma, 1962). Laureato in
antropologia, dal 1986 le foto-
grafie di Zizola sono apparse
su riviste di tutto il mondo
(The New York Times, Stern,
Der Spiegel, El Mundo) ed
ha ricevuto un totale di sette
riconoscimenti World Press
Photo, compreso il World
Press Photo of the Year per
alcuni scatti che documenta-
vano la tragedia delle vittime
delle mine antiuomo in An-
gola. Sue mostre fotografi-
che sono state esibite in tutta
Europa. Sono stati pubblicati
quattro suoi libri fotografici:
Ruas, che ha vinto il MIFAV
come miglior libro fotografico
del 1994, Sei Storie di Bambi-
ni, Stati d’infanzia, Né Quel-
que Part/Born Somewhere,
frutto di un reportage di do-
dici anni sulle condizioni dei
bambini in tutto il mondo. Nel
2008 fonda con altri prestigio-
si fotografi l’agenzia Noor.