Foto-Notiziario Gennaio/Febbraio 2015 - page 40

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di Monica Papagna
PROVE DI CELLULARE
Uno storyteller che con le sue immagini
ha conquistato Instagram. Marco Lamberto ci spiega
come ottenere risultati con uno smartphone
S
i chiamaMarco Lamberto, ma è noto su Instagramcon il nick @Polylm.
Ha più di 18.000 follower e un like rate straordinariamente alto, più del
6%. L’abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e farci raccontare come
fa a ottenere risultati così brillanti solo con un telefono.
Come è iniziata la tua passione per la
fotografia?
Sono un professionista IT, sviluppo software, soluzioni a problemi che in
certi casi sono causati dall’informatica stessa. Ho iniziato ad appassio-
narmi alla fotografia da bambino, incoraggiato dai miei con una 6x6 del-
la Ferrania. Il passo successivo è stata una reflex 35mm completamente
manuale e i miei primi rullini in bianco e nero. Dopo anni di film sono
approdato al digitale partendo da fotocamere compatte e quando tempi e
tecnologie son diventati sufficientemente maturi per un utente non pro-
fessionale, ho acquistato una reflex. Quasi contemporaneamente ho co-
minciato a utilizzare un iPhone 4 per fotografare. Col passaggio al digitale
ho cominciato a guardare e frequentare social specializzati come Flickr e
500px per poi arrivare al mobile sopratutto grazie a Instagram.
È nata prima la passione per i viaggi o la
passione per la fotografia?
Una macchina fotografica è sempre stata presente nei miei viaggi, già
pronta prima ancora di cominciare a fare la valigia. Per molti anni la foto-
grafia è stata il sinonimo di vacanza o gita. All’inizio utilizzavo le foto per
documentare i luoghi, negli ultimi anni, invece, ho cominciato sempre più
ad apprezzare le persone che li vivono.
Ti definisci uno storyteller, come mai hai
abbracciato questa definizione?
Ogni fotografia, pensata e scelta, è un racconto visivo, anche solo per la
durata di uno scatto. Al pari di un testo dove il lettore s’immagina la pro-
pria versione, trovo sorprendente quando questo
avviene per una foto. Un’immagine può evocare
sensazioni ed essere interpretata in maniera
completamente nuova dall’osservatore.
Cosa ti ha portato su
Instagram?
Fu “chi” e non “cosa”. Marzia (@milkydrop) è
stata fra le prime migliaia a iscriversi al social
appena nato. Ai tempi frequentavo unicamente
Flickr e 500px, su suo suggerimento ho aperto
un account e pian piano abbiamo fatto diventare
la pubblicazione di una foto un’attività condivisa
quotidiana. Pochi mesi dopo abbiamo scoperto
la community di Instagramers Milano e abbiamo
cominciato a frequentarli in maniera costante.
A oggi è una presenza consistente nella nostra
vita, con incontri, eventi e il coinvolgimento di-
retto anche nelle attività di divulgazione e for-
mazione delle cosiddette Instagramers Aca-
demy (appuntamenti per la formazione all’uso
di Instagram e della mobile photography,
ndr
).
Sei completamente
autodidatta?
Sono un semplice appassionato, negli ultimi
anni sto approfondendo alcuni aspetti legati alla
street photography, ma sempre da autodidatta.
I social, ma soprattutto Instagram, mi hanno
dato modo di entrare in contatto con fotografi
che stimo e apprezzo. Le distanze sono molto
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