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Sono un fotografo nato con la mitica
Hassemblad, ma nel 2000 ho dovuto
abbandonarla per passare al digitale.
Il settore negli anni è
cambiato, come fa oggi a
trovare lavori?
Sì, effettivamente è cambiato notevolmen-
te il metodo di ricercare i clienti. Negli anni
‘70-’80 lavoravo prevalentemente con clienti
locali, ero conosciuto nella zona e il passa-
parola era la migliore pubblicità. Negli anni
‘90 sono iniziate le fiere di settore e ovvia-
mente hanno contribuito ad allargare il giro,
coinvolgendo tutta la Lombardia e anche ol-
tre. Negli anni 2000, con l’evoluzione di inter-
net, i social e i blog, si sono aperti orizzonti
impensabile per gli anni ‘90. Grazie anche
alle conoscenze delle associazioni del set-
tore a livello internazionale ( WPJA - ISPWP
- WEP- SWPP ecc.) sono riuscito a farmi co-
noscere in tutta Italia e anche all’estero.
Che rapporto ha con i
social?
Il primo contatto avviene sempre attraverso
i social, ma anche sul mio blog.
I tuoi clienti sono più
italiani o stranieri?
Direi 90% italiani e 10% stranieri.
Ci può raccontare un
aneddoto divertente?
Un episodio divertente mi è capitato durante
un matrimonio al Castello Rossino sul lago di
Lecco. La sposa e sua cugina erano in colle-
gamento su Skype con il fidanzato in Canada,
mentre stavano ridendo mi sono permesso di
chiedere loro di salutarlo. La sposanel farlo è
riuscita a rovesciarsi lo champagne sul viso
proprio mentre le stavo fotografando. Venne
fuori uno scatto strepitoso che mi ha permes-
so di vincere in America due prestigiosi premi:
1° Awards in ISPWP e 2° Awards in WPJA.
Che tipo di attrezzatura
utilizzi?
Esclusivamente Canon con tutti gli obiettivi
originali.
Come ti organizzi con la
post-produzione?
Eseguo personalmente la post produzio-
ne con alcuni dei programmi più utilizzati:
Lightroom CC, Photoshop CC, InDesign CC,
Smart Album.
Fai anche video?
Sì, collaboro con due professionisti che uti-
lizzano entrambi la tecnologia Canon C 100
e C300.