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ome siè avvicnato Fabio Ca-
mandona alla fotografia e in
particolare a quella di matri-
monio?
Guarda, all’età di 35 anni mi sono di colpo reso
conto che era da tutta la vita che borbottavo sul
voler fare il fotografo “da grande”... Un giorno,
mentre ero in vacanza in Sardegna con la mia
famiglia e una vecchia (lo era già a quei tem-
pi...) macchinetta da 1.1 Mpixel, saltai su dicen-
do a mia moglie “sai, vorrei fare il fotografo”.
Lei, con la totale semplicità che solo le don-
ne possono avere, mi rispose: “Ok, fallo”.
E iniziò così un periodo di sfogo. Era davvero da
sempre che sognavo di farlo e quindi cominciai,
sia di giorno che di notte. Passai a una bridge,
poi a una reflex (molto) usata, poi a un’altra
nuova ma fuori produzione... e poi le prime vit-
torie nei concorsi di condominio, poi in quel-
li provinciali sino ai regionali e poi nazionali.
Poi le prime persone che mi chiesero dei servi-
zi. E tutto era partito. Fui contattato da Nikon
per entrare a far parte dei loro “Master” (do-
centi ufficiali con workshop presenti sul loro
sito) dopo meno di due anni da quando pro-
nunciai quella fatidica frase in Sardegna.
Inizialmente lavoravo molto con book per aspi-
ranti modelli/modelle, con workshop di pae-