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messo. Stavo entrando con la mia macchina
fotografica nelle loro vite, nella loro casa.
Case spesso spoglie, nude, con un mate-
rasso posto in un angolo della stanza e un
fornello elettrico nell’altra. Ma loro sorride-
vano. Sempre. Non potrò mai dimenticare
il primo giorno in cui togliendomi le scarpe
sono entrato nella scuola dove gli occhi gio-
iosi dei bambini riflettevano luce e speran-
za, sentimenti che avevo, forse, dimenticato.
Come non potrò mai scordare il primo incon-
tro con le docenti vietnamite, che ci accolse-
ro come membri della loro “famiglia”.
Che tipo di attrezzatura ti
sei portato dietro?
Ho portato con me la mia preziosa Canon 5d
Mark III con le ottiche EF 24-70 mm F. 2.8,
EF 70-200 mm f. 2.8. Attrezzatura che uso
anche durante le riprese di un film o di uno
spettacolo teatrale.
Ora che sei tornato che
ricordo hai del Vietnam e
cosa ti ha lasciato?
Tanta vita in soli due mesi. Attraverso questo
viaggio ho avuto modo di conoscere e com-
prendere meglio il popolo vietnamita, con le
sue mille sfaccettature e contraddizioni. Il
Vietnam è un paese tuttora fortemente co-
munista, nonostante la veloce e costante
crescita verso il mondo globalizzato.
