Foto-Notiziario Giugno 2015 - page 41

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CONTROLLO DELLA
PROFONDITÀ DI CAMPO
Il controllo della profondità di
campo è fondamentale per la
fotografia naturalistica macro. Nella
fotografia standard, l’utilizzo della modalità di
scatto Priorità apertura (AV sulla ghiera della
fotocamera) è molto comune. Per gli obiettivi
macro è spesso vero l’opposto. A causa di
distanze operative ravvicinate, l’apertura viene
chiusa a f/16, f/22 o superiori per massimizzare
la profondità di campo e garantire che tutta la
foto sia a fuoco.
Utilizza lo stabilizzatore d’immagine per il
teleobiettivo e la fotografia macro, specialmente
quando utilizzi la fotocamera senza treppiede.
Se, invece, utilizzi un treppiede, ti consigliamo di
disattivare lo stabilizzatore d’immagine.
Canon EF 180mm f/3.5L Macro USM
Teleobiettivo macro ad alte prestazioni e dalla
versatilità eccellente.
Le specifiche tecniche del teleobiettivo
consentono di acquisire primi piani a grandezza
naturale da lontano per evitare di disturbare il
soggetto. Ideale per la fotografia naturalistica.
Benefici
Obiettivi Canon serie L ad alte prestazioni
Lunghezza focale del teleobiettivo
Riproduzione delle dimensioni reali delle
immagini (1:1)
3 elementi UD
Limitatore di messa a fuoco a 2 posizioni
USM ad anello per messa a fuoco automatica
Tracolla cavalletto fornita in dotazione
Per saperne di più:
appanna tutto!
Ha vinto numerosi premi, qual è quello che le
ha dato maggiore soddisfazione?
Ho vinto alcuni premi come quello Agfa Gevaert, tre in totale, alcuni indetti
dai parchi nazionali come il Trabucco d’Oro del parco nazionale del Garga-
no, ma quello che mi ha dato più soddisfazione è stato il “Tourism photo of
the year” di Singapore, cioè la foto più rappresentativa pubblicata tra tutte
le riviste mondiali nel 1995.
Al momento che tipo di attrezzatura utilizza?
Io utilizzo attualmente due Nikon D610 corredate con uno zoom 17-
35mm, uno zoom 35-105mm e uno zoom 80-200mm, oltre ovviamente
ad un flash per le “emergenze luminose”. Porto sempre con me anche
un micro Nikkor 60mm per i dettagli più piccoli, un filtro polarizzatore
che uso in situazioni marine, per rimarcare l’acqua cristallina e un tubo
di prolunga per ingrandire soggetti particolarmente belli esteticamen-
te, ma piccolissimi.
Progetti per il futuro?
Attualmente collaboro con una rivista on line (pagante). Con le altre da
un po’ di tempo ho smesso di collaborare proprio perché non paganti. Le
stesse sono invase da pubblicità che di sicuro non utilizzano per scavare
pozzi d’acqua in Africa o aiutare chi è in difficoltà.
Da poco sono anche nella squadra dei venti fotografi italiani scelti da Ali-
nari, la più antica agenzia fotografica del mondo, per un suo rilancio a
livello mondiale. Per loro voglio fare molte cose belle!
nel nord della Finlandia, nel parco di Ounastun-
turi, con temperature di -20 gradi, e dormendo
nei rifugi lungo l’itinerario. Inutile dirvi del sen-
so di meraviglia che hai quando di notte vedi
fluttuare sulla testa le impressionanti (per me
pugliese poi) aurore boreali.
Ho visitato le isole Far Oe, selvagge e aspre con
il tempo che cambia improvvisamente, ho foto-
grafato una città come Mosca a -18 sommersa
dalla neve, l’Irlanda con le luci che tutti i foto-
grafi vorrebbero trovare in ogni loro reportage,
radente e calda, l’isola di Sylt con le tempeste
e le rose selvatiche che profumano l’aria mista
a salsedine.
Che tipo di precauzioni prende
per fotografare alle basse
temperature?
Per poter scattare a queste basse temperature
la soluzione è quella di tenere il corpo macchina
chiuso nello zaino fotografico pieno di maglioni
e cose calde e tirarlo fuori solo al momento giu-
sto. Il consiglio è quello di non mettere la mac-
china dentro al giubbotto a contatto col corpo,
perché quando viene il momento di scattare si
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